Novembre 26, 2025

Trasporto merci pericolose, cosa dice la normativa ADR

Il trasporto di merci pericolose richiede un livello di attenzione maggiore, in quanto si tratta di un’attività che coinvolge competenze tecniche specifiche, autorizzazioni mirate e una conoscenza puntuale delle norme internazionali, affinché il trasferimento avvenga in condizioni di massima sicurezza per persone, ambiente e beni materiali.

A fronte di ciò, in Europa è stato introdotto l’ADR ossia l’accordo internazionale che disciplina il trasporto su strada di sostanze e articoli classificati come pericolosi, questo non si limita a indicare le categorie di merce: definisce anche regole di imballaggio, marcatura, documentazione, dotazioni dei veicoli e formazione degli operatori.

Come vengono classificate le merci pericolose

L’ADR individua nove classi principali, ciascuna con caratteristiche e requisiti di gestione specifici delle merci pericolose che vengono trasportate su strada. In questa classificazione troviamo:

  • Materie e oggetti esplosivi
  • Gas
  • ·      Liquidi infiammabili
  • ·      Solidi infiammabili, materie autoreattive, polimerizzanti ed esplosivi solidi desensibilizzati
  • ·      Materie soggette ad accensione spontanea
  • ·      Materie che, a contatto con l’acqua, sviluppano gas infiammabili
  • ·      Materie comburenti
  • ·      Perossidi organici
  • ·      Materie tossiche
  • ·      Materie infettanti
  • Materiale radioattivo
  • Materie corrosive
  • Materie e oggetti pericolosi diversi

Per ogni classe, l’ADR stabilisce limiti quantitativi, tipologia di imballaggi consentiti, condizioni di trasporto e persino le modalità di fissaggio del carico, così da evitare qualsiasi rischio durante la movimentazione.

Documentazione necessaria per il trasporto ADR

Il rispetto della normativa non si esaurisce con l’abilitazione del conducente. La documentazione è parte integrante della sicurezza operativa:

  • Certificato speciale di approvazione ADR del veicolo e patente ADR del conducente
    Il conducente deve avere seguito un corso di formazione e superato un esame, ottenendo così il certificato ADR, valido cinque anni e rinnovabile dopo nuova formazione e verifica.
  • Documento di trasporto
    Riporta le informazioni essenziali sulla merce, compresa la classe ADR e il codice galleria, utile per determinare se il carico può attraversare determinate infrastrutture stradali.
  • Consegne scritte di sicurezza
    Devono essere a bordo del veicolo, con indicazioni precise sul tipo di merce trasportata e sulle procedure da seguire in caso di emergenza.
  • Certificato di approvazione per contenitori e veicoli
    Obbligatorio per cisterne, container e mezzi destinati al trasporto di specifiche tipologie di merci pericolose.

Attrezzatura di sicurezza a bordo

Ogni veicolo ADR deve disporre di dotazioni obbligatorie, che possono variare in base alla merce trasportata, ma comprendono almeno:

  • giubbetto riflettente e triangolo di segnalazione;
  • estintori omologati;
  • kit di primo soccorso;
  • guanti protettivi, occhiali di protezione e torcia portatile;
  • cunei ferma ruota e lampeggianti di emergenza;
  • dispositivi per il fissaggio del carico, come cinghie o barre di bloccaggio.

Queste attrezzature devono essere sempre in buono stato e facilmente accessibili, poiché rappresentano il primo presidio di sicurezza in caso di imprevisti.

La responsabilità condivisa tra committente e trasportatore

Se il trasportatore è tenuto a rispettare scrupolosamente le regole ADR, il committente non è esente da obblighi. Deve fornire informazioni complete sulla natura della merce e sulle condizioni di trasporto, così da permettere la scelta del veicolo e delle procedure corrette.

Anche misure semplici, come il divieto di fumare o il rispetto delle temperature di conservazione, rientrano nella catena di responsabilità. Una comunicazione imprecisa può mettere a rischio non solo la sicurezza, ma anche la validità delle assicurazioni e delle autorizzazioni.

La figura del consulente ADR

La normativa prevede, salvo specifiche esenzioni, la nomina di un consulente ADR per la sicurezza del trasporto di merci pericolose. È un professionista che assiste l’azienda nell’applicazione delle regole, nella formazione del personale e nella verifica delle procedure.

Il consulente ADR è stato introdotto in Italia dal D.Lgs. 4 febbraio 2000 n. 40, poi sostituito dal D.Lgs. 35/2010. Il suo compito principale è garantire che il trasporto e tutte le operazioni collegate – dall’imballaggio al carico, dal riempimento allo scarico – siano svolte nel rispetto delle norme, riducendo al minimo i rischi per le persone e per l’ambiente.

Il consulente ADR è obbligatorio (nella maggior parte dei casi di trasporto pericoloso) e deve avere una conoscenza approfondita sia della normativa sia delle caratteristiche di pericolo delle sostanze trasportate, con particolare attenzione alle fasi più delicate della catena logistica.

Per esercitare questa funzione deve ottenere un certificato di formazione professionale rilasciato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Dipartimento dei Trasporti Terrestri, a seguito del superamento di un esame specifico.

In definitiva, dotarsi di un consulente ADR oltre ad essere necessario, può ridurre in modo significativo i costi e la complessità operativa, senza compromettere la sicurezza del trasporto.

Da non perdere!